Con
il toponimo "Carega del Diavolo" o "Prialonga" la
popolazione locale identifica quella grossa pietra che si erge nella
Valle del Rameston. Antico altare pagano, come dimostrano alcuni
studi, la Carega nasconde miti e leggende che si perdono nel tempo.
Dal Diavolo, capo di una tribù di streghe, che sedeva tronante sulla
pietra, alle più comuni anguane, che stendevano i loro panni ad
asciugare da una parte all'altra della valle.
Oltre
che dal mistero, il luogo era avvolto anche da una fitta vegetazione
che ne nascondeva le potenzialità arrampicatorie. A partire dal 2012 è stato portato avanti un grosso lavoro di pulizia e di
disgaggio che ha permesso l'apertura di oltre 20 itinerari. Si arrampica su di un ottimo calcare grigio che impone una buona tecnica, un attento uso dei piedi e forza sulle dita. Il torrione presenta diverse esposizioni ed è usufruibile durante tutto l'arco dell'anno a seconda del settore scelto.
Difficoltà:
dal 5a al 7b
Roccia:
molto buona
Materiale:
necessari 10-12 rinvii e corda singola da 60m. La vie sono tutte
protette con fix inox da 10mm. Si consiglia l'uso del casco.
Esposizione: SUD-EST-NORD.
Avvicinamento per il settore Alto delle Anguane
Da
Marostica (VI) prendere la provinciale in direzione Santa Caterina-Asiago.
Superare l'abitato di Crosara e proseguire un paio di km.
Parcheggiare l'auto sulla dx, tra il tornante n.7 e il n.8, in
corrispondenza di una ex cava di piccole dimensioni.
Camminare
un centinaio di metri fino a raggiungere una curva, facilmente
identificabile da un muretto posto sulla sx della strada. Scendere
lungo il ripido sentiero fino al raggiungimento delle corde fisse, da
cui è ben visibile il settore "Alto delle Anguane". (5/10 minuti).
Scendendo
oltre si può arrivare al settore "Carega del Diavolo", raggiungibile più facilmente da valle.
Avvicinamento per il settore Carega del Diavolo
Superato l'abitato di Crosara, imboccare la prima strada sulla sx (Via Foggiati) e seguirla in discesa fino al raggiungimento di un secco tornante. Qui parte il sentiero che in 15/20 minuti porta alla Carega. Meglio lasciare l'auto poco oltre, nei pressi di uno spiazzo laddove termina la strada asfaltata. Dal tornante si segue l'evidente sentiero, prima in discesa e poi in salita, che risale a mezzacosta la valle del Laverda. Sono presenti alcune tabelle segnaletiche.
Settore
Alto delle Anguane (da sx a dx)
Alcol
and vegetables 6a, 12m
Placca
delicata in partenza, poi divertente arrampicata lungo lo spigolo
Variante 109 per la rivoluzione 7a+, 12m
Enanitos
verdes 6b+, 12m
Su
scavati le prime belle sezioni boulder
Pater noster 7b, 12m
Per
la gioia di Marika 6a+, 12m
Diedro iniziale faticoso per poi proseguire su placca lavorata
Spada
di Damocle 5b, 10m+5m
Facile
via di riscaldamento; dalla catena si può proseguire ed uscire alla
sommità
Jenga
5c, 18m
Si
destreggia lungo le evidenti fessure
Non
ditelo al presidente 6b, 20m
Di difficile intuizione il superamento del muretto finale
Gildoland
6a, 10m
Faticoso
il movimento per andare in catena
Ravanage 5a, 13m
Linea
d'ombra 6a, 13m
Elegante il superamento della fessura iniziale
Settore
Carega del Diavolo
Comandante
Diavolo 6b+, 8m
Via di continuità su buone prese
Colonnello Kurtz 6b+, 10m
Inizio su bella lama, boulderosa l'uscita dal muro finale
Cavaliere stanco 5c, 10m
Delicato il passaggio per giungere in catena
Equilibri
di primavera 6a+, 10m
Equilibrio
da ricercare in almeno due passaggi
L'óro
6a+, 10m
Inizio delicato su placca, poi lungo l'evidente spigolo
Candelora 6a, 10m
Prima
via della falesia; mai banale
The hollow man 6a, 10m
Simile alla precedente; leggermente più dura
Swiss machine 6c, 10m
Aderenza e dita forti, il mix per risolvere il movimento finale
Dulfer esplosiva 6a+, 10m
Movimento faticoso per giungere in catena
Nuntereggae
più 6b+, 11m
Facile la prima parte, boulder da dita in uscita
Zecche
assetate 6c, 13m
Continuità
su placca con traverso da capire
Point break 6c, 10m
Prevede un uso attento dei piedi; da non perdere
Destinati
all'estinzione 6b+, 10m
Dura
sezione in placca, poi più facilmente in fessura
Anguanaway
6b, 10 m
Inizio
con mani in fessura, poi lungo lo spigolo
Amores
perros 6a+, 20m
Uscita
delicata dalla fessura, decisamente più facili gli ultimi metri
Diedro
Pils 6a+, 20 m
Diedro
iniziale facile e placca finale più faticosa
Ex porcheria 6c+, 10m
Sezione iniziale su scavi, poi lungo lo spigolo
Un sorriso per Leo 6b, 15m
Boulder iniziale, poi lungo la bella placca
Liberi di volare 6c, 15m
Potere e fantasia 7a, 15 m
Aderenza estrema e movimenti aleatori permettono di superare l'evidente spigolo.
Taci
miserabile 6b, 15 m
Caratteristico
il movimento finale sullo spigolo
L'uomo
di gomma 6c, 13m
Su
tacche sfuggenti la prima sezione; su buoni scavati il finale
Croce rossa 5c, 13m
Partenza in comune con la precedente, poi lungo la fessura; non banale
GALLERY
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Cavaliere stanco |
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Anguanaway |
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Zecche assetate |
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Dulfer esplosiva |
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Equilibri di primavera |
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Potere e fantasia |
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Diedro Pils |
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Point break |
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Amores perros |
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L'oro |
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Croce rossa |
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Taci miserabile |
Tra
realtà e mistero: le leggende della Carega del Diavolo
Racconta
un vecchio pastore che la famiglia Xillo avesse adottato una
fanciulla di provenienza sconosciuta, giunta ormai in età da marito.
Un giorno il padrone di casa, passando vicino alla Val Brutta, sentì
gridare:
"Ohè!
Omo dalla cavalla bianca! Dite alla vostra tosa, che la madre sua sta
male, e che venga ad assisterla".
Ritornato
a casa, il montanaro informò la giovine, che tuttavia sembrò non
prendersi troppo a cuore la notizia, destando così la meraviglia
degli abitanti assai rispettosi del nucleo famigliare. In seguito la
fanciulla scomparve per qualche tempo e se ne ignorò completamente
il destino.
Un
giorno, passando nuovamente per la Val Brutta, il padrone udì dei
gemiti strazianti e cercando con lo sguardo vide in un anfratto vicino
al torrente la fanciulla tormentata dalle anguane. L'indomani, i
montanari constatarono con meraviglia che, sul fondo della valle, al
di sopra dell'antro dove era stata scorta la giovinetta, era sorta uno
strano roccione che denominarono "Pieròn delle anguane".
La
tradizione popolare attribuisce a questo sito, conosciuta anche come
"Carèga del diavolo", strane leggende. Sembra sia
pericoloso avvicinarsi di notte, poichè le anguane, per non essere
disturbate nei loro giochi, emettono lunghi e misteriosi ululati.
Altri
raccontano che il Caregòn, avvolto tra la fitta vegetazione
nell'alta Val Laverda, fosse utilizzato dal diavolo, per riposarsi
dopo le fatiche della settimana santa.
Altri
ancora lo definiscono "Ramestòn o Ramenstòn", che
significa pietra dei corvi. Il corvo, animale sacro per la religione
nordica, richiamerebbe l'ipotesi che il sito fosse frequentato anche
dalle popolazioni germaniche stanziatesi in zona.
C'è
anche chi lo definisce "Lammenstòn", pietra della pecora,
in quanto diveniva rifugio per il pastore contro il furioso assalto
dei capri durante la distribuzione del sale. L'ipotesi che il luogo
sia stato frequentato in passato da pastori è avvalorata anche dalla
presenza di una fonte perenne che gorgoglia ai piedi del grande masso
calcareo.
Bibliografia
Una domenica trascorsa all'ombra della Carega baciati dal primo sole di primavera. Una domenica serena, trascorsa in buonissima compagnia. Un grazie speciale alla trasferta padovana.
RispondiEliminaCiao sono Francesco,
RispondiEliminavengo dal Viblock di Vicenza, avrei piacere di visitare questa nuova falesia...
TRa pochi gg torno a vivere in italia...avrei altri posticini dove abbiamo iniziato i lavori ma poi abbandonati causa partenza mia....cerco cooperazione!:)
questa e' la mia Mail gecorock@gmail.com oppure FBook Francesco Geco!
Ci conto!
grazie
In data odierna l'accesso all'alto delle Anguane è momentaneamente chiuso a causa di alcuni lavori forestali. Si consiglia l'avvicinamento dal basso.
RispondiEliminaNei primi giorni di luglio l'accesso dall'alto è stato definitivamente liberato dagli alberi che ne ostruivano il passaggio.
RispondiEliminaIN CANTIERE NUOVE ENTUSIASMANTI LINEE DA PROVARE
RispondiEliminaCiao, c'è qualcuno in zona domani pomeriggio??? Cani e bambini hanno difficoltà a stare al sicuro lì? Grazie Serena
RispondiEliminaGrazie a chi ha aperto e tiene curata questa falesia !
RispondiEliminaUn grazie grande a GIldo che tiene curato il sentiero e il circondario della falesia. Un grande lavoratore. Un grande uomo.
EliminaSole da mattino fin le 16...si scala con gran piacere anche col freddo, sentieri prima turchi ormai resi una passeggiata allegra. Grassie a tutti!
EliminaSi avvisa che l'accesso alla parte bassa del settore l'Alto delle Anguane è momentaneamente privo di corde fisse per lavori in corso.
RispondiEliminaCorde fisse ripristinate all'Alto delle Anguane.
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