A volte sono proprio i piccoli sogni a farci sentire un po' più grandi. Anche a pochi passi da casa, su pareti dimenticate dall'alpinismo con la A maiuscola, possiamo ancora ritagliare uno spazio per vivere delle avventure autentiche. L'importante è che sia autentico il modo con cui decidiamo di relazionarci con la montagna. "Il vero alpinismo è a mani vuote" sostiene il filosofo Tomatis, dove spoglio non deve essere il nostro imbrago ma l'atteggiamento nei confronti dell'alpe. Allontanarsi quindi dalla guerra che l'uomo moderno ha dichiarato alla natura e che anche l'alpinismo classico ha in parte ereditato come retaggio di una cultura antropocentrica. "Salire...per essere e non per avere" diceva Miotti, decifrando al meglio la cesura che esiste tra un'arrampicata della "vetta a tutti i costi" e il saper apprezzare invece la bellezza e l'estetica di un gesto. Una volta spogliato l'uomo-alpinista dai suoi orpelli, ciò che rimane sono proprio due mani vuote, a cui basta un qualsiasi "pezzo" di roccia per vivere il proprio sogno alpinistico...

Gli itinerari descritti in questo blog nascono dal desiderio di rivalutare un territorio distante dai classici circuiti arrampicatori, ricercando linee estetiche laddove l'occhio di un alpinista non è facilmente portato a guardare. Pareti piccole, se confrontate ai mostri sacri delle Dolomiti o delle Alpi, ma che riescono ugualmente a regalare emozioni forti a chi intende ascoltarle. Un'arrampicata senza pretese di grandezza quindi, dove ciò che conta è stare bene all'interno di uno spazio geografico che in un modo o nell'altro riconosciamo come “nostro”.

Falesia di Monte Corno

 

Piccola falesia che si sviluppa sui resti di una cava dismessa. Il sito ben si adatta alle famiglie con bambini e a chi vuole muovere i primi passi su roccia. Le vie di arrampicata sono brevi, mai faticose e ben chiodate. Sconosciuta ai più, è stata riattrezzata e ampliata nel 2020. Si arrampica prevalentemente lungo fessure su di un calcare che si presenta a volte molto scuro, altre volte più chiaro. Sempre molto lavorato e abrasivo.

Esposizione 

La falesia è esposta a sud-ovest. D'estate prende il sole dal primo pomeriggio, ma solitamente rimane ventilata. Si può tranquillamente scalare anche durante le giornate invernali. Purtroppo stenta ad asciugare dopo piogge prolungate.

Accesso

Da Lusiana prendere la SP 69 in direzione di Asiago. Dopo aver superato la frazione di Campana, proseguire ancora qualche chilometro per poi svoltare a sinistra su Via Lupati in direzione Monte Corno. Arrivati in località Ristoro, lasciare l'auto al tornante e continuare a piedi lungo la strada sterrata verso ovest. Dopo circa 800 metri, sulla destra, si stacca un sentiero CAI che porta brevemente alla falesia (10 minuti).

VIE (da sx a dx)

1) Pacho 6b

2) Svet van 5b

3) Leo 6a+

4) Apricot 5c

5)Sn 4a

6) Komm 5c

7) Giulia 6a+

8) Crack 5c

9) Sn 6a

10) Maya 5c

11) Tigra perduta 5c

12) Dai 6a

13) Morgan 6b




Tigre perduta 5c



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